Il trattamento ortodontico in età adulta richiede competenze specifiche e multidisciplinari. Per potere coordinare le diverse fasi di trattamento, diversi specialisti dovranno necessariamente entrare in gioco per la risoluzione del caso.
L’ortodontista gioca sicuramente un ruolo di regista in questo tipo di trattamento. Nella nostra clinica il Dott. Venezian si occupa personalmente di questo tipo di trattamenti, grazie alle conoscenze che ha acquisito in questi anni di libera professione, frequentando i corsi dei migliori specialisti di ciascuna branca dell’odontoiatria.
I trattamenti ortodontici degli adulti hanno quasi sempre motivazioni differenti. Si tratta di interventi ortodontici che coinvolgono alcuni denti o un solo settore della bocca, come nell’estrusione ortodontica al fine di recuperare un elemento dentario compromesso così da non doverlo estrarre o in modo da evitare interventi chirurgici più complessi e dolorosi.
Oppure, di trattamenti che concorrono a risolvere alcune problematiche gengivali come le recessioni. O ancora di interventi per raddrizzare elementi dentari che negli anni si sono particolarmente inclinati per la perdita di qualche dente che stava nelle vicinanze.
Oppure, per concorrere a risolvere alcune problematiche gengivali come le recessioni, o ancora, per raddrizzare elementi dentari che negli anni si sono particolarmente inclinati per la perdita di qualche dente che stava nelle vicinanze.
Ci sono poi trattamenti più complessi come i trattamenti orto chirurgici che magari non sono stati risolti in età precedente. Oppure ritrattamenti di casi già trattati ma in modo incongruo.
A volte la richiesta di trattamento parte dall’esigenza di risolvere una situazione con estetica inadeguata o percepita come tale dal paziente. Spesso per ottenere un risultato di eccellenza occorre riposizionare ortodonticamente gli elementi dentari, e poi finalizzare il caso ricorrendo a cambiamenti della forma dei denti utilizzando magari delle faccette ceramiche.
“È questo il caso di Gloria, una giovane donna alla quale non piaceva il suo sorriso perché troppo spaziato. Con lei ho fatto un progetto digitale del suo sorriso usando una tecnica imparata dal suo inventore e dal Dott. Ricci chiamato Digital Smile Design. Immaginando il risultato finale abbiamo creato delle nuove dimensioni e forme che poi abbiamo testato direttamente in bocca. Avendo in testa l’esito, abbiamo così pianificato le sequenze utili per ottenere il risultato che ci eravamo immaginati”.